sabato 30 aprile 2011

Immagini Embedded nell'Email Marketing

Dedico un post a un argomento molto "caldo" dell'email marketing: quello delle immagini embedded. La domanda che assilla gli addetti ai lavori è la seguente: è meglio fare l'embedding con il rischio di alzare lo spam rate oppure accontentare i provider con il rischio di perdere appeal verso il destinatario? Si tratta di un quesito che non può essere risolto definitivamente. Vediamo perché.

Quando si costruisce una comunicazione per l'email marketing è essenziale rispettare le best practice al fine di tenere quanto più possibile basso lo spam rate. Uno dei consigli più gettonati è quello di evitare l'embedding delle immagini nell'html. Questo deriva dal fatto che l'usanza di incorporare le immagini nel codice è assai frequente presso gli spammer. E' molto comodo, infatti, costruire un'email con loghi e foto embedded per aggirare i filtri antispam.

Oltre all'ovvia conseguenza di alzare il peso dell'email quindi, le immagini embedded sono un azzardo dal punto di vista dello spam rate. Ma cosa comporta invece il lasciare l'immagine su un server remoto e affidare pertanto la scelta della visualizzazione al destinatario dell'email? Che, molto probabilmente, l'utente non scaricherà l'immagine e visualizzerà una pessima comunicazione. Quale appeal può infatti avere un'email densa di riquadri con una X al posto delle suggestive immagini da noi scelte? A dir poco scarso.

Come se non bastasse, le immagini embedded hanno un altro grosso handicap: quello di azzerare l'open rate della comunicazione, restituendo una redemption totalmente fasulla. Questo avviene perché le aperture delle email vengono tracciate per mezzo del cosiddetto web bug, una minuscola immagine trasparente (misura 1 x 1 pixel) residente in remoto. Solo il download del web bug permette la registrazione dell'apertura. Se le immagini sono embedded, il web bug non funziona e l'apertura non viene registrata.

Qual è quindi la scelta migliore in termini di immagini embedded nell'email marketing? Non esiste una risposta assoluta, ma strettamente relativa alla strategia di marketing. A seconda dell'importanza che attribuiamo alla visualizzazione delle immagini, piuttosto che alla misurazione dell'open rate, opteremo o meno per le immagini embedded. Resta sempre valido l'adagio latino per cui in medio stat virtus. Si può infatti scegliere di fare l'embedding soltanto delle immagini da visualizzare "a ogni costo", tipicamente il logo o i banner.

Allo stato attuale, in attesa dello sviluppo di una nuova tecnologia in merito, la scelta migliore riguardo alle immagini embedded sembra essere questa. I guru dell'email marketing continueranno a dibattere su questo tema ancora a lungo. La scelta resta pertanto assolutamente strategica e soggettiva.